Solo l’autopsia potrà stabilire esattamente cosa ha causato la morte di Rosaria Lobascio Intanto la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore ha già iscritto nel registro degli indagati 11 persone. A ricevere l’avviso di garanzia sono stati altrettanti medici con i quali la 22 enne di Sala Consillina era stata in contatto durante e dopo l’intervento chirurgico, a seguito del quale è deceduta. La studentessa salernitana ha perso la vita a distanza di pochi giorni dall’operazione chirurgica per la riduzione dello stomaco alla quale si era sottoposta per perdere peso. Tutti e 11 gli indagati sono accusati di omicidio colposo. Dei medici sotto inchiesta 9 sono in servizio presso l’ospedale di Mercato San Severino, dove Rosaria il 30 maggio fu operata. Gli altri due, invece, erano di turno al pronto soccorso dell’ospedale di Polla quando mercoledì sera, della scorsa settimana la giovane salese fu accompagnata dai genitori dopo essersi sentita male mentre era a casa. In quella occasione, pare, gli fu fatta una flebo ed una ecografia e poi dimessa. Il giorno dopo Rosaria morì nell’ospedale di Mercato San Severino a distanza di poche ore da un intervento d’urgenza. “ Una ragazza di 22 anni non può morire in questo modo e per un intervento divenuto ormai di routine – spiega l’avvocato Angelo Paladino che assiste la famiglia della ragazza – è fondamentale attendere l’esito dell’autopsia per stabilire esattamente cosa è accaduto e dove eventualmente sono state compiute delle imprudenze “ . Una tragedia attorno alla quale si unisce l’intera comunità di Sala Consilina a partire dalla sua amministrazione comunale.”Impossibile immaginare il dolore dei genitori – afferma il Sindaco Francesco Cavallone – per la perdita di una ragazza di 22 anni che aveva tutta la vita davanti a sé. Rosaria era una ragazza grande e piena di qualità. Saremo vicini ai familiari anche da un punto di vista giudiziario. Quanto accaduto-conclude il Sindaco – deve essere attentamente vagliato dagli organi inquirenti” . Oggi sarà eseguita l’autopsia e la salma sarà restituita ai familiari per i funerali.
Antonietta Nicodemo