“ Per il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria il carcere di Sala Consilina non può riaprire perché nel progetto di ristrutturazione presentato dal Comune sono stati previsti 51 posti e non cento così come richiesto dal Dap sulla base di apposite linee guida “ . Dal punto di vista burocratico sembrerebbe quindi impossibile consentire la revoca del decreto che nel 2015 ha portato alla soppressione dell’istituto penitenziario. Nonostante le illegittimità che sarebbero state commesse per chiuderlo. La questione dunque si sposta definitivamente sul piano politico, quello sul quale, ribadiamo, è sempre stata. La politica ha deciso di cancellare il carcere salese e la politica ora deve decidere se riaprirlo, tenendo conto di tutte le rivendicazioni avanzate dal territorio con documenti alla mano. In una conferenza congiunta il Sindaco Francesco Cavallone e il senatore Franco Castiello hanno espresso la loro delusione rispetto all’ esito dell’incontro tenutosi a Roma con i vertici del Dap. Il Dipartimento dell amministrazione penitenziaria ha fatto sapere che fornirà al Ministro della Giustizia il progetto presentato dal Comune per la ristrutturazione e l’ampliamento del penitenziario , affidando al Guardasigilli la decisione definitiva. Ma una risposta chiara e precisa dal Governo se l’aspetta anche al Parlamentare cilentano. Castiello infatti ha annunciato una interrogazione al Ministro e confermato il suo sostegno alla causa avviata da tempo dal Vallo di Diano per la riapertura del carcere di Sala Consilina. La parola passa al nuovo governo giallo verde.
antonietta nicodemo