Di nuovo tensione per la presenza di un banchetto informativo di Forza Nuova. Dopo quanto accaduto qualche tempo fa a Vallo della Lucania, anche a Sala Consilina la presenza autorizzata degli attivisti del gruppo in Piazza Umberto I sabato pomeriggio ha scatenato polemiche. In particolare con un gruppo di antifascisti salesi che aveva chiesto di poter fare una contromanifestazione nella stessa piazza non ottenendo l’autorizzazione dall’amministrazione, e che poi è rimasto ugualmente in zona a poca distanza dai forzanuovisti leggendo testi antifascisti, pezzi della Costituzione per esprimere il proprio messaggio in contrasto con i militanti. Tra i due gruppi nessun contatto e nessun rischio di scontri in piazza, solo un po’ di tensione, legata anche al fatto che si è toccato un nervo scoperto visto che qualche giorno fa era già comparso un manifesto fascista a Sala Consilina, suscitando la reazione dell’associazione Ipazia e di giovani di sinistra. Comunque la polemica, proseguita anche sui social, per la presenza del gruppo di estrema destra in piazza ha spinto l’ amministrazione a precisare la propria posizione: “In uno stato civile e democratico,- ha detto il sidnaco Cavallone- in cui Forza Nuova è riconosciuta a livello nazionale, se chiede di installare un gazebo in piazza per promuovere le proprie attività, l’autorizzazione non può essere negata. Poi chi fa atti contrati alla legge e commette reati, ne risponde personalmente”. Dal canto suo Forza Nuova ha replicato con il sanzese Valerio Arenare, dirigente nazionale del movimento. “Nonostante la presenza di contestatori antifascisti – ha detto- i nostri ragazzi hanno portato a termine il banchetto informativo senza problemi e senza cadere in provocazioni. Ai contestatori e al sindaco di Sala Consilina dico che sono noiosi, ripetono sempre le stesse frasi. Non hanno capito che in Italia dell’antifascismo non frega più nulla a nessuno, agli italiani interessa parlare di problemi concreti . Li ringrazio però perché il nostro banchetto sarebbe passato inosservato, mentre, grazie a questo polverone, ha fatto notizia”.
Daria Scarpitta