Valori fuorilegge del depuratore di Sala Consilina, il Codacons denuncia e chiede l’intervento dell’Arpac per effettuare le dovute verifiche. Il responsabile dell’associazione valdianese Roberto De Luca ha reso noti gli esiti di alcune analisi eseguite su sollecitazione di alcuni cittadini sul depuratore di località Marrone nel gennaio scorso. Da quanto si evince dai dati, alcuni valori, i Nitriti e l’Escherichia Coli, eccederebbero i limiti previsti per legge. In particolare l’Escherichia presenterebbe un valore triplo rispetto al consentito. A seguito di tali risultati anomali , il Codacons Vallo Di Diano ha inoltrato richiesta all’Arpa Campania perché vengano poste in essere tutte le verifiche, a tutela della salute pubblica, non solo sul depuratore di Via Marrone ma anche sugli altri tre presenti sul territorio. Una vicenda che ha acceso i riflettori sui depuratori salesi: non è la prima volta che finiscono al centro delle cronache. Nel 2015 i consiglieri di minoranza nel corso del consiglio del 22 ottobre , da loro voluto proprio sulla tematica del funzionamento degli impianti della città , chiesero addirittura una rescissione del contratto, stipulato con il gestore del servizio idrico che è dal 2011 la Consac. Lo stesso Codacons ricorda di aver più volte effettuato in passato dei sopralluoghi presso il depuratore di San Giovanni per delle segnalazioni di fuoriuscite di liquidi maleodoranti. Ora, dopo queste analisi effettuate di tasca propria da privati, il Codacons vuole vederci chiaro e avere la certezza che non ci siano pericoli per la salute pubblica. Ma rispetto a questa situazione contestata dall’associazione, è proprio la Consac ad intervenire smentendo categoricamente queste anomalie nei parametri. “Posso affermare – ha detto il Presidente Maione- che non sono stati fatti dei prelievi all’uscita, nel punto destinato proprio ai prelievi. Va accertato dove e come è stato prelevato. Stiamo facendo le dovute verifiche.”
Daria Scarpitta