“Una vergogna senza precedenti”. Così, il derby Salernitana- Nocerina è stato definito dal Commissario della Provincia di Salerno, Antonio Iannone che ha chiesto le dimissioni dei vertici della Lega Pro. Un match, quello giocato domenica allo stadio Arechi, durato solo venti minuti e che ha visto i giocatori molossi, sotto scacco dei propri Ultras, fingere infortuni per uscire man mano dal campo, costringendo l’arbitro a sospendere la gara. Le avvisaglie c’erano state tutte da quando , per ragioni di sicurezza, visto il dichiarato odio tra le tifoserie delle due squadre, il Prefetto aveva vietato l’accesso allo stadio ai tifosi ospiti. Un divieto mal digerito dagli ultras rossoneri che avevano tappezzato da giorni Nocera Inferiore con la scritta “Tutti a Salerno”, pgato un elicottero per sorvolare i cieli con la scritta “Solidarietà agli ultras”, e che la mattina della partita si erano ritrovati al ritiro della loro squadra imponendo ai giocatori di non scendere in campo. “Se noi non possiamo esserci, non dovete andarci neppure voi”. Minacce continuate sotto al pullman che trasferiva all’Arechi i giocatori molossi,. Immagini che hanno fatto il giro dell’Italia. I calciatori avevano deciso di non giocare e, solo dopo una serie di trattative e le rassicurazioni del Questore De Iesu, erano scesi in campo con ben 38 minuti di ritardo. Poi è iniziata la farsa. Il tecnico della Nocerina nel giro di pochi minuti effettua tutte e tre le sostituzioni possibili, ma i giocatori continuano a cadere, a lamentare infortuni, a restare a terra e a farsi portare fuori con le barelle. In squadra restano sei calciatori e l’arbitro è costretto a sospendere l’incontro dopo soli 20 minuti, sotto gli occhi increduli dei cronisti di Rai Sport che avrebbe dovuto mandare in onda la partita. I Dirigenti dei molossi subito dopo rassegnano in massa le dimissioni. Nessun pentimento invece da parte degli ultras della Nocerina che commentano: “Nessuna minaccia , solo solidarietà dai giocatori” e poco dopo lanciano l’appello su Facebook “tutti in piazza a festeggiare…ha vinto il popolo nocerino”. Appello raccolto da 200 persone. A spingerli a forzare la mano forse la consapevolezza che il campionato non prevede retrocessioni. Ma a dire l’ultima parola sarà domani il giudice sportivo che potrà stangare la squadra con sanzioni economiche e provvedimenti disciplinari per calciatori e dirigenti. Non è escluso che venga comminata anche la pena massima in questi casi, cioè l’espulsione della Nocerina dal campionato. Intanto 30 ultras sono già stati identificati, venti Daspo emessi e il Procuratore di Nocera Inferiore ha aperto un fascicolo contro ignoti per violenza privata aggravata, assicurando “Non la faranno franca”.
Daria Scarpitta