La città di Salerno, accantonate le restrizioni anticovid, ha finalmente riabbracciato il suo Santo Patrono. Una folla oceanica ha partecipato alla giornata dedicata alla devozione di San Matteo. Prima il Pontificale, officiato da Tommaso Caputo, Arcivescovo Prelato di Pompei e Delegato Pontificio per il Santuario presso il Duomo di Salerno, a cui hanno partecipato, oltre alle autorità politiche e militari, anche una consistente rappresentanza della Salernitana. Nel pomeriggio è iniziata la processione. Per le vie della città, oltre al Patrono, sono state portate anche le statue di San Gaio, San Fortunato, Sant’Ante, San Gregorio VII e San Giuseppe. Un’emozione indescrivibile per i Salernitani, che hanno accolto con calore il passaggio delle Statue, nonostante il vento gelido che spirava in città. Suggestivo in Via dei Mercanti e successivamente a Largo Campo, il lancio dei coriandoli dai balconi in onore di San Matteo e poi l’immancabile tappa a Palazzo di Città. Per la prima volta la processione si è fermata in Piazza della Libertà, dove si è tenuta la benedizione del mare, prima del rientro in Duomo, con la tradizionale corsa sulle scale che portano all’ingresso in cattedrale, dove ad attendere le Statue dei Santi c’erano tantissimi salernitani, che con applausi e tanta commozione hanno salutato i loro Patroni. Infine, a mezzanotte, in piazza della Concordia, il tanto atteso spettacolo pirotecnico, che ha tenuto per un quarto d’ora tutti con la testa all’insù. Una giornata ricca di emozione e tradizione, che mancava da due anni, e che tutta la città di Salerno attendeva con trepidazione, per dare il giusto omaggio a San Matteo e affidarsi alla sua protezione.
Rosamaria Marino