Partecipazioni societarie e complessi aziendali, quantificabili in circa 10 milioni di euro, sono stati sequestrati all’imprenditore dell’Agro, Giovanni Citarella, per mano dei finanzieri del Comando Provinciale di Salerno, su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia. In base a quanto ricostruito, le due società oggetto di sequestro di quote, vale a dire la CIEFFE Lavori Srl e la CIEFFE Costruzioni Srl, che operano sull’intero territorio nazionale nel settore della costruzione di infrastrutture stradali, tra il 2021 e il 2024, sono state aggiudicatarie di appalti, per un importo superiore ai 450 milioni di euro, in diverse regioni italiane, quali Sardegna, Toscana, Lazio e Campania.
Secondo gli accertamenti eseguiti, queste società, intestate formalmente ad un’altra persona, avrebbero ritratto le proprie risorse economiche e finanziarie, in fase di avvio delle rispettive attività, da alcune operazioni di scissione e trasferimenti di azienda, realizzate da altre società, riconducibili a Citarella, nonostante questi non comparisse tra i titolari di partecipazioni né rivestisse cariche sociali.
L’uomo, figlio dell’imprenditore Gennaro Citarella, ucciso negli anni ’90 in un agguato camorristico, secondo la ricostruzione, nel corso degli anni, si sarebbe inoltre reso responsabile di diversi reati, tra cui intestazione fittizia di beni, turbata libertà degli incanti, corruzione, plurimi illeciti fiscali e concorso in un tentato omicidio di stampo camorristico, insieme a Carmine Alfieri e Pasquale Galasso.