E’ stato condannato per circonvenzione d’incapace il noto pediatra in pensione di San Giovanni a Piro denunciato dai nipoti di un’anziana signora, appartenente ad una famiglia bene di Sapri dopo il decesso di quest’ultima a 80 anni e la scoperta che il medico era stato indicato come unico suo erede. Il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Lagonegro, a conclusione del giudizio con rito abbreviato, ha condannato il professionista ad un anno e sei mesi di reclusione, pena sospesa, al pagamento delle spese processuali e a 1000 euro di multa. Il Gup ha condannato anche l’imputato ad una provvisionale di 10 mila euro da pagare in favore degli eredi dell’anziana, le cui ragioni sono state rappresentate in giudizio dall’avvocato Guglielmo Borea, e al pagamento delle loro spese di costituzione e rappresentanza. L’ex pediatra è stato assolto, invece, dall’accusa circa i presunti prelievi di somme dai conti corrente dell’anziana quando era in vita, di cui pure era stato accusato, in quanto il fatto non sussiste. La vicenda venne a galla nel febbraio 2021 a conclusione di lunghe indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Sapri su disposizione della Procura di Lagonegro. Secondo le accuse il medico avrebbe approfittato del precario stato psico-fisico della sua paziente , aggravato dall’età avanzata e dalla condizione di solitudine in cui si trovava da diversi anni, per convincere la donna a farsi nominare unico erede”. il Gip all’epoca dei fatti dispose il sequestro preventivo dell’intero patrimonio acquisito dall’indagato sulla base del testamento, per un valore complessivo superiore ai i 2 milioni di euro . Tra i beni sequestrati c’erano anche diversi appartamenti affacciati al centro del Golfo di Policastro. Nel dispositivo pubblicato nei giorni scorsi , il Giudice , ha disposto che quando la sentenza passerà in giudicato , tali beni verranno dissequestrati e restituiti agli eredi dell’anziana. Ora si attende la pubblicazione delle motivazioni della sentenza di primo grado che potrebbe essere appellata dall’imputato.
Daria Scarpitta