Gli occhi non mentono mai. E quelli di Zio Felice trasmettono la sua vitalità, la sua ironia, raccontano una lunga storia e il suo desiderio di stare tra la gente e di aver ancora qualcosa da dire. Quegli occhi hanno stregato i cittadini di San Giovanni a Piro e anche i militari della caserma D’Avossa di Salerno dove, in occasione della Festa delle Forze Armate, zio Felice è stato in visita, accompagnato dai suoi familiari. E’qui che, ricevuto il basco dell’Esercito, ha visitato la caserma, non disdegnando di cimentarsi anche con una mitragliatrice, in ricordo del suo passato da soldato. Nato il 2 Novembre del 1913, Felice Magliano, a 26 anni, nel 1939 è partito per la guerra. Un’esperienza durata 6 anni, e trascorsa in parte rischiando la vita combattendo nell’ex Jugoslavia e in parte, ben due anni, dal ‘43 al ’45, come prigioniero nei Balcani, prima che arrivassero i partigiani a liberarlo a Graz in Austria. Privazioni, pericoli hanno temprato il suo carattere ma non fiaccato la sua allegria. Quell’esperienza da valoroso soldato la ricorda oggi ancora nitida e la racconta con una memoria invidiabile ai suoi nipoti che proprio per questo hanno voluto rendergli l’omaggio mai ricevuto per i suoi servigi. Il Colonnello Diodato Abagnara, comandante del 19° Reggimento Guide di Salerno, lo ha ricevuto con tutti gli onori. E questo momento è stato solo l’ennesimo regalo per Zio Felice che già era stato festeggiato a dovere nei giorni precedenti dai suoi familiari e concittadini. Vedovo di Tanella, sposata nel ’46, e padre di due figlie, Domenica e Giustina, è stato attorniato dai suoi sei nipoti e sei pronipoti nello spegnere le 100 candeline. La Santa Messa è stata celebrata per rendere grazie a Dio per la sua lunga e dignitosa vita. Poi è arrivato l’abbraccio della comunità dove Zio Felice è ancora un membro più che attivo. Lui che da giovane ha fatto il contadino e il pastore, dilettandosi a fare il prestigiatore, proponendo alle fiere il gioco delle 3 carte, ancora oggi si occupa,della sua terra, di galline e conigli. Gli piace camminare a piedi, stare in piazza tra amici, impegnarsi in politica, visto che ha votato alle ultime primarie del Pd e prestarsi anche per cantare serenate. Un simpatico vecchietto, dal sorriso zingaresco che a quanto pare ha conquistato anche Nonna Pina, sua coetanea di San Giovanni a Piro, festeggiata una manciata di giorni fa…e chissà che da cosa nasce cosa. Gli occhi di Zio Felice, in fondo, hanno ancora tanto da dire…
Daria Scarpitta