Nel luglio del 1828, a seguito di una rivolta antiborbonica, Bosco venne interamente dato alle fiamme e quindi raso al suolo . Dal 1980 un murale all’ingresso del borgo ricorda quel momento storico dal sapore di voglia di libertà. Un’opera formata da 196 maioliche realizzata da Josè Ortega , il pittore e scultore spagnolo, costretto all’esilio durante la dittatura franchista e che nel 1980 dopo tanto peregrinare per l’Europa, si stabilì in questa piccolissima frazione di San Giovanni a Piro. Il murale è posizionato in un’area demaniale e quindi il comune non ha pieni potersi su quel importante sito. Ritenendolo prezioso per la comunità, l’amministrazione del Sindaco Ferdinando Palazzo si è attivato per acquisirlo al patrimonio comunale. Dopo un lungo iter burocratico l’obiettivo sta per essere centrato. Giovedi scorso al termine del tavolo tecnico, al quale erano presenti, tra gli altri, l’agenzia del demanio e della sovrintendenza, è stato siglata la bozza d’accordo di valorizzazione relativo al trasferimento all’Ente Locale del sito dove sono collocate le 196 maioliche di Ortega . Per il passaggio definitivo è necessario che l’accordo sottoscritto venga approvato dal consiglio comunale, dove certamente otterrà il via libera. “ Subito dopo – dichiara soddisfatto il sindaco Palazzo – daremo rapidamente il via libera alla riqualificazione del sito . sara il modo migliore per onorare i 100 anni dalla nascita di Ortega, anche se con un pizzico di ritardo “ , nacque in Spagna nel 1921.
antonietta nicodemo