L’istituto comprensivo di San Giovanni a Piro perde l’autonomia scolastica conquistata nel lontano 1996 e la minoranza torna ad accusare l’amministrazione di disattenzione nei confronti del bene comune. Diciassette anni fa il noto comune del salernitano riuscì ad ottenere la presidenza e quindi ad unire le scuole dell’obbligo del capoluogo e delle frazioni Scario e Bosco sotto un’unica direzione con sede a San Giovanni a piro. Fino ad allora le Primarie erano sotto la direzione di Torre Orsaia. E in questi giorni nella scuola sangiovannese è giunta la brutta notizia della soppressione dell’autonomia scolastica, per carenza di numeri: secondo le nuove disposizioni, infatti, il presidente può continuare ad esistere in quegli istituti comprensivi in cui il numero degli alunni iscritti è superiore a 400.. un numero che san giovanni a piro non riesce a raggiungere. Ora si attende di sapere da quale istituto dovranno dipendere le scuole di San Giovanni a Piro : la scelta avverrà tra Camerota e Santa Marina, che anche sotto questa riorganizzazione sono riuscite a conservare l’autonomia. Critico il gruppo di minoranza di San Giovanni a Piro: “ si è verificato – afferma Pasquale Sorrentino – ciò che avevamo previsto nella riunione pubblica dello scorso aprile. Al sindaco – aggiunge- avevamo anche indicato, insieme alla preside, una soluzione che avrebbe consentito alla scuola locale di superare il vincolo dei numeri e quindi al nostro comune di conservare l’autonomia scolastica. Purtroppo la nostra proposta è caduta nel vuoto e così -conclude Sorrentino- dopo la guardia costiera e il presidio anti incendio, perdiamo anche l’ufficio di segreteria e di presidenza della nostra scuola”.
Antonietta Nicodemo