A dare forza alle tesi degli inquirenti sul caso di San Mauro Cilento ci sono ore di intercettazioni ambientali e telefoniche che, avviate dopo la prima denuncia avvenuta nel 2014, costituiscono parte fondamentale di tutta l’inchiesta. Fanno emergere una serie di irregolarità nelle procedure e la consapevolezza delle stesse: dal servizio di trasporto scolastico affidato al cugino della moglie del sindaco, all’incarico nel settore rifiuti dato alla ditta di Palmieri in cambio dell’assunzione di alcune persone del posto, dal bando per la ludoteca comunale costruito sui requisiti posseduti da due specifiche candidate all’incarico nel settore tecnico affidato ad un altro affine all’amministrazione, fino all’acquisto di un puliscispiaggia effettuato prima di predisporre il relativo atto amministrativo. E’ il funzionario dell’ufficio tecnico Angelo Cilento a lamentarsi più di tutti delle pressioni subite da parte del sindaco e dei rischi che corre, mettendo in evidenza che non si tratta di un singolo episodio. “Qua mi pare che responsabilità nessuno se ne vuole prendere- dice in una conversazione con il consigliere Cusatis- e non me le posso prendere tutte quante io. Viene il parente suo che gli dobbiamo mettere a portare il pullman, chi firma le carte? Angelo Cilento. Dobbiamo vedere l’ingegnere , il compare suo, come lo dobbiamo sistemare qua sopra e chi lo prende in (omissis)? Angelo Cilento… Sinceramente io la notte devo dormire”. In un colloquio con l’altro funzionario Francesco Volpe, Cilento esprime la volontà di predisporre un bando di servizi per regolarizzare le varie situazioni: “I bandi di servizio, – dice- la mensa, l’immondizia, cioè tutto quello che c’è da fare, lo scuolabus, le pulizie, qualsiasi cosa Franco, qualsiasi cosa ! Io voglio fare un bando di servizi. Quello non passa un guaio, Franco perché se li passava lui a me me ne fotteva completamente, quelli li passiamo io e te”. Ancora in un’altra intercettazione emerge come il sindaco Pisacane, il ragioniere Volpe e il consigliere Cusatis stiano predisponendo il bando per i rifiuti sulla base delle indicazioni già fornite dall’imprenditore che lo dovrà vincere , cioè Palmieri, e durante la stessa il sindaco invita gli interlocutori ad andare nel proprio studio:“Non parliamo qua dentro, – dice- qua dentro non è buono, andate nel mio studio sopra a parlare là”. In un’altra ancora il sindaco informa un concittadino che verrà assunto presso la ditta di Palmieri, facendo capire che c’è già un accordo in tal senso: “Quello è sicuro il primo giugno devi iniziare a lavorare … è un buono stipendio full-time, penso che prendi 1200 – 1300 euro al mese… tu o con l’uno o con l’altro inizi perché abbiamo messo che devono prendere gente del posto”. Ancora chiaro è Angelo Cilento quando lamenta: “Stiamo facendo cose che veramente arriva qualcuno un giorno di questi, ci prende là dentro e butta le chiavi! noi stiamo andando contro tutta la (omissis) norma che c’è, la stiamo schifando”. Tra le curiosità emerse nelle conversazioni, c’è il fatto che in più punti si parla di Lorenzo Brogna, comandante della Stazione di Pollica che ha condotto il lavoro di indagine. In un caso il segretario Auricchio confida a Volpe di “ aver paura di sto c…di maresciallo”.
Daria Scarpitta