Prime ripercussioni legate all’inchiesta che ha interessato la nuova amministrazione del Comune di San Mauro Cilento. Il consigliere Giuseppe Marrocco ha rassegnato le dimissioni. Ad annunciarlo è stato lui stesso con un post su Facebook, poi subito però cancellato. In esso veniva riportata la lettera indirizzata al sindaco Giuseppe Cilento in cui si annunciavano “dimissioni irrevocabili”. “L’entusiasmo che mi ha portato ad accettare il delicato compito conferitomi- era scritto nella missiva- non voglio si perda nell’insoddisfazione, nell’impossibilità di fare e di agire davvero per il bene della comunità di San Mauro Cilento come avete fatto. Compio questa scelta di interrompere questa mia esperienza amministrativa al vostro fianco, per una serie di motivi che hanno travolto l’immagine e la storia di questo paese.” Insomma la pressione delle inchieste sul piccolo comune cilentano che in una prima fase misero sotto scacco l’amministrazione Pisacane e che nei giorni scorsi hanno visto l’emissione di 8 avvisi di garanzia, rivolti tra l’altro anche all’attuale sindaco, al suo vice e ad un assessore sarebbe stata troppa per il giovane consigliere che dopo aver ringraziato chi ha lavorato tra assessori e dipendenti comunali al suo financo per il Bene di San Mauro e aver chiesto scusa ai cittadini per essere venuto meno al suo incarico ha deciso di gettare la spugna. Marrocco non è implicato in nessuna inchiesta. L’avviso di conclusione indagini per l’affidamento del servizio mensa, la proroga dell’incarico al ragioniere Cetrola e il mancato pagamento della tosap consentito alla cooperativa di cui è membro il sindaco e che organizza la manifestazione “Settembre ai fichi” è stato notificato al primo cittadino Giuseppe Cilento, al vice Veronica Schiavo, all’assessore Costantino La Selva, oltre che a due segretari comunali , al responsabile dell’Ufficio tecnico, a quello dell’ufficio ragioneria e all’affidataria del servizio mensa.
Daria Scarpitta