Difficile stabilire i tempi per la riapertura della statale 116 nel comune di San Rufo. Il sopralluogo di questa mattina dei tecnici del Genio Civile è servito a definire il piano per la bonifica del tratto del costone roccioso da cui si sono staccati i massi ma non a stabilire una data per la rimozione del divieto di transito. Il dato incoraggiante è che ci sono le risorse per poter eseguire l’intervento di risanamento. Questa mattina è stata inoltrata alle autorità competenti la relazione tecnica stilata dal genio civile al termine dell’ispezione sulla strada chiusa per caduta massi. Secondo quanto indicato nella perizia, per mettere in sicurezza la montagna rocciosa e quindi la statale occorre l’intervento dei rocciatori per la rimozione dei massi in bilico e di un’impresa specializzata per eliminare quelli precipitati sull’asfalto. Ora devono trascorrere i tempi necessari per l’affidamento del lavoro e l’avvio dell’intervento di bonifica . “ Noi auspichiamo – afferma il sindaco Michele Marmo, che ha assistito al sopralluogo – che tutto avvenga in tempi brevissimi perché il percorso alternativo è lungo e tortuoso. E poi – aggiunge – tenendo chiusa la statale 166 si impedisce al Vallo di Diano di raggiungere rapidamente il Cilento e viceversa”. Non va però taciuto il fatto che la 166 è insicura in più punti perchè più aree del costone roccioso andrebbero messe in sicurezza. Anche quando il tratto di strada, ora interdetto, verrà riaperto non vorrà dire che sulla statale 166 l’incolumità pubblica è assicurata. Questa nuova caduta di massi ne è una testimonianza. Situazioni del genere si sono già verificate in altre parti dell’importante via di collegamento .
Antonietta Nicodemo