E’ stato rinviato a giudizio per tentata concussione il consigliere per la sanità del presidente della Regione Campania, Enrico Coscioni. Uomo di fiducia di De Luca è accusato di aver esercitato pressioni su tre manager della sanità campana per spingerli alle dimissioni in un’ottica di spoil system conseguente all’elezione proprio del nuovo governatore a Palazzo Santa Lucia. Nello specifico sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti ci sarebbe la sostituzione di Salvatore Panaro, da commissario straordinario dell’Asl Napoli Sud, di Agnese Iovino da commissario dell’Asl Napoli2 e di Patrizia Caputo, da commissario straordinario del Cardarelli. L’indagine era partita lo scorso anno da un esposto proprio di Panaro che avrebbe raccontato di essere stato invitato da Coscioni alle dimissioni perché “persona poco gradita” e in altre occasioni di essersi sentito dire dal consigliere “tanto tra tre giorni ti mandiamo via. Nessuno ti vuole. Tu devi andare via”. Analoghi episodi compiuti nei confronti della Caputo sarebbero agli atti della Procura di Napoli, assieme ad intercettazioni telefoniche ed ambientali e ad un foglietto che Coscioni avrebbe consegnato a un collaboratore di De Luca su cui erano annotati una serie di nomi di persone che si intendeva nominare manager di Asl. La vicenda ha già sollevato un polverone politico. Se il governatore De Luca si è chiuso dietro un classico: “Ho fiducia nella magistratura”, le opposizioni regionali si sono scatenate con in prima linea i 5stelle a chiedere le dimissioni di Coscioni. Il 6 ottobre l’avvio del processo.
Daria Scarpitta