Brutto risveglio per Sapri che stamane ha appreso che la Statuetta della Madonnina posta in una guglia davanti alla Chiesa di S. Croce non c’è più. Ignoti l’hanno tolta dal piedistallo dove si trovava, rompendo, probabilmente nel corso delle operazioni, alcuni pezzi della stessa, parti di mani e di piedi e piccoli frammenti che hanno lasciato sul posto. Il fatto ha preso quota tramite il tam tam scoppiato su Fb dopo la denuncia fotografica da parte di un cittadino. Al momento, però, si sa poco. Nessuna querela formale è stata presentata fino al momento di andare in onda ai Carabinieri, né è stato chiamato il 112. Per cui di fatto per ora non vi è alcuna indagine in corso. La vista però della nicchia senza la sua storica Madonnina ha sconcertato gli abitanti della cittadina che si sono sentiti oltraggiati da quanto accaduto. La statuetta non è particolarmente antica. Risale al periodo di costruzione dell’intero complesso, intorno agli anni ‘20 del 1900, quando venne posta lì da Padre Candido uno dei frati che vivevano a S. Croce, appassionato di architettura, che portò alla costruzione in stile gotico della chiesetta. Sono tanti gli interrogativi che si rincorrono in questo momento. Si tratta di un furto? o di un atto vandalico? Oggi sono in aumento i furti sacrileghi, ma in questo caso c’è anche da dire che la statuetta è di marmo, il suo valore è storico e principalmente affettivo. Come è stata staccata dal suo posto? Perché è stata sottratta proprio questa statua? Dinanzi infatti a S. Croce vi è anche un altro altarino al cui interno vi è la statua di S. Francesco rimasta intatta. In queste ore al dispiacere per la perdita di un elemento storico dell’affascinante scorcio saprese, a pochi passi dalla Specola proprio recentemente vestita a festa per il Natale, si uniscono le congetture. E c’è chi si fa tornare alla mente quegli elementi esoterici presenti nell’architettura esterna di S. Croce che tanto hanno fatto parlare. Rimandi alla tradizione massonica che avevano innescato congetture rigettate da alcuni storici. E non è mancato, dunque chi ha pensato anche ad una possibile sottrazione della statua per qualche rito blasfemo. Si viaggia nel campo delle ipotesi, ma intanto la ferita lasciata nel cuore della comunità saprese è una realtà dolorosa da cui non si può prescindere.
Daria Scarpitta