L’ex sindaco di Santa Marina Dionigi Fortunato è stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione per abuso d’ufficio in concorso. Per lo stesso reato sono stati condannati a un anno e sei mesi di reclusione Giovan Battista Guastalegname, Luigi Biscardi e Carmine Del Verme, all’epoca dei fatti funzionari del comune. E’ stata proprio la loro nomina a dirigenti comunali, avvenute tra il 2013 e il 2014, a trascinarli sotto processo insieme a Fortunato. La sentenza di primo grado è stata emessa dal Tribunale di Lagonegro. Secondo la Giustizia l’ex primo cittadino violò << il principio di separazione tra le competenze dell’organo politico e quelle dell’organo amministrativo e, sostituendosi a quest’ultimo, su istigazione degli altri tre, procedette alla nomina di Gastalegname , Biscardi e successivamente, di Del Verme come dirigenti del Comune di Santa Marina, ciascuno nel settore di riferimento, in ciò violando anche il principio secondo il quale le pubbliche amministrazioni, qualora non possono far fronte alle proprie esigenze con personale interno già in servizio, possono esclusivamente conferire incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo a fronte di obiettivi e progetti specifici>>. In sostanza agli imputati è stato contestato di aver violato le modalità con cui potevano essere stipulati i contratti a tempo determinato di dirigenti, cioè solo in assenza di professionalità analoghe all’interno dell’ente, e di aver omesso di procedere a concorso pubblico per ricoprire tali incarichi. A denunciare i fatti fu l’architetto Antonio Berretti, all’epoca dei fatti in servizio presso il municipio e parte offesa nella vicenda. Nel processo si è costituito parte civile ed è stato assistito dall’avvocato Raffaella Manzolillo. Mentre il comune non si costituì in giudizio come parte lesa.
antonietta nicodemo