Un impianto che produca 20 mila tonnellate all’anno di compost. E’ l’opera che il Comune intende realizzare sul suo territorio per meglio controllare il ciclo integrato dei rifiuti e per abbattere i costi relativi allo smaltimento dell’umido. La decisione è stata assunta dalla Giunta nella seduta del 29 ottobre . Con una apposita delibera la squadra di governo presieduta dal Sindaco Giovanni Fortunato ha accolto la recente proposta avanzata dall’ Ambito Territoriale Ottimale di Salerno. Con una nota del 19 ottobre scorso ha chiesto all’Ente Locale di rimodulare e adeguare l’impianto precedente progetto fino a potenziarne la capacità ricettiva e di trattamento. Per comprendere bisogna dei passi indietro. Nell’ottobre del 2019 l’amministrazione approvò lo studio di fattibilità per la costruzione di un impianto di compostaggio comprensoriale per il trattamento della sola frazione umida e per uno smaltimento massino di 10 mila tonnellate annue. In queste settimane è arrivata la proposta dell’Ato di prevedere un impianto che produca il doppio di compost. La giunta Fortunato ha accolto la proposta precisando in delibera che “ la realizzazione e la gestione della struttura dovranno essere affidati all’Ente Locale attraverso un protocollo di intesa sottoscritto da Regione, Ato e Comune”. Il responsabile dell’ufficio tecnico è stato incaricato di individuare all’interno del perimetro comunale un’area idonea in cui costruire l’opera. E’ probabile che regione e Ato puntino a costruire a Santa Marina l’impianto di compostaggio da 20 mila tonnellate, già finanziato, prima sostenuto e recentemente scaricato da Castelnuovo Cilento. Ma è solo un’ipotesi. Intanto c’è chi già prepara la lotta.
Antonietta Nicodemo