Ci sono azioni silenziose che valgono più di mille parole. E’ quanto accaduto a Sapri dove un uomo di mezz’età in evidente stato di bisogno è stato aiutato da uno sparuto numero di cittadini che si sono ritrovati, per caso e per amore, a condividere per qualche attimo la stessa rotta, quella della solidarietà. Tutto è iniziato quando quest’uomo, i cui nonni erano originari di Santa Marina mentre i genitori come lui risiedono in Svizzera, è entrato, accompagnato da un bel cane bianco, nel negozio di una parrucchiera del posto. Si è presentato così: capelli scarmigliati, barba incolta, sguardo provato, nessun soldo in tasca ma tanta voglia di darsi una ripulita. Questa la sua richiesta alla giovane parrucchiera che non ci ha pensato un attimo e si è messa al lavoro. Intanto, una cliente, che aveva assistito alla scena, si è informata sulla storia di quest’uomo. Stando ai suoi racconti, tornato nel paese d’origine della sua famiglia per fare visita alla nonna morta da poco, si sarebbe trovato senza documenti, perduti durante il viaggio, senza un soldo e senza un casa. Di lì sarebbe iniziata la sua peregrinazione. Avrebbe dormito sulle panchine per strada, avrebbe girovagato senza una meta, elemosinando qualcosa, fermandosi al bisogno, nonostante avesse anche problemi di cuore, disperandosi per la situazione senza via d’uscita in cui si era cacciato e per l’impossibilità di tornare in Svizzera dai suoi. Le sue parole hanno impietosito la cliente che ha iniziato al volo un’estemporanea colletta tra anonimi cittadini incontrati per caso, o raggiunti al telefono, e commercianti di Sapri e Villammare, per dare la possibilità a quest’uomo di consumare un pasto caldo e riposare in un letto. Non è stato facile . Una struttura ricettiva ha rifiutato il denaro offerto dichiarandosi non disposta ad accettare il senzatetto. Un’associazione che opera a fini sociali ha detto che se ne sarebbe occupata ma poi non si è fatta più sentire. La donna, però, non si è data per vinta e alla fine ha trovato un albergatore di buon cuore che stesso a Sapri ha acconsentito di ospitare per una notte l’uomo, accogliendolo con tutto il suo inseparabile cane di grossa taglia e senza voler alcun soldo in cambio. “Non ho bisogno di denaro per fare quest’azione” avrebbe detto. I soldi raccolti in questo lasso di tempo sono dunque stati destinati per acquistare il biglietto che avrebbe riportato il senzatetto in Svizzera. Qual è stata la sua gioia quando il mattino dopo è stato messo sul treno diretto a Milano con in mano anche una piccola quota extra da usare durante il viaggio! Ringraziamenti e commozione ha espresso l’uomo prima della partenza promettendo che avrebbe restituito la donazione ricevuta. A chi lo ha aiutato, i cui nomi noi conosciamo ma abbiamo preferito non farli per mantenere l’autenticità del gesto, è rimasto il sapore buono delle azioni compiute con cuore e coscienza, azioni che fortunatamente ancora accadono in questo angolo di mondo.
Daria Scarpitta