Cultura della prevenzione
Che una ghiandola così piccola possa provocare così tanti disturbi, non tutti lo sanno, ma la tiroide, ghiandola endocrina posta alla base del collo, fondamentale nel controllo delle cellule e di vari tessuti e funzioni dell’organismo, può provocare fastidi più o meno gravi, che possono interferire con la vita quotidiana delle persone, quali aumento di peso, tachicardia, caduta di capelli e disfunzioni sessuali. Al suon dello slogan “Tiroide: meglio prevenire che curare, poco sale, ma iodato”, un team di medici specializzato e ben affiatato del nosocomio saprese, in collaborazione con l’associazione Carmine Speranza e con i medici del Dsb Sapri-Camerota, nell’ambito della “Settimana mondiale della tiroide” ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica alle patologie tiroidee. Quest’anno la “Settimana mondiale della tiroide” ha avuto come target soggetti che non avevano mai effettuato prima d’ora un controllo alla ghiandola. Le persone visitate sono state 140, per lo più donne, provenienti dal Golfo di Policastro e dal Vallo di Diano, in una fascia d’età compresa tra i 10 ed i 60 anni. Dopo visite ed ecografie, completamente gratuite, i medici hanno distribuito materiale informativo sulle malattie tiroidee, ponendo un occhio di riguardo all’azione preventiva della iodoprofilassi, proprio perchè la carenza di iodio è una delle principali cause di alcune patologie, quali ipotiroidismo e gozzo. Soddisfatto il dottor Sabatino, specialista ambulatoriale in Endocrinologia DSB Sapri-Camerota : “Nel corso degli screening abbiamo rilevato diverse patologie che i pazienti non sapevano di avere. Il messaggio sembra essere passato; si è creata una bella sinergia e un grande entusiasmo tra medici e pazienti. La diagnosi precoce è la migliore cura delle patologie tiroidee e la parola d’ordine resta sempre e comunque la prevenzione!”
Genny Gerbase