Monta la protesta in Basilicata dopo l’annuncio del trasferimento di sei medici dall’ospedale di Lagonegro a quello di Sapri. Dopo il primo botta e risposta tra l’ex governatore lucano Marcello Pittella che lanciava l’allarme e Forza Italia Basilicata che smorzava i toni, la querelle non sembra essersi fermata. E’ ancora il Pd lucano a farsi avanti con un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale e all’Assessore alla salute. “Nonostante le rassicurazioni del DG dell’azienda San Carlo (di cui fa parte l’ospedale di Lagonegro)- ha detto il capogruppo Pd in Regione Basilicata Cifarelli- , i cittadini, le Istituzioni locali ed il territorio nel suo complesso esprimono forti preoccupazioni per l’eventuale depauperamento della struttura ospedaliera, già oggetto di ridimensionamento nel corso degli ultimi anni.” Cifarelli evidenzia come il presidio sia un punto di riferimento anche per il vicino Vallo di Diano e il nord della Calabria e chiede di conoscere le iniziative che si intendono intraprendere per assicurare tempestivamente il pieno organico di personale medico al Pronto Soccorso. Dal canto suo il sindaco di Lagonegro Salvatore falabella si era detto seriamente preoccupato. “Qualora non dovessimo avere concrete rassicurazioni in tempi strettissimi- aveva scritto in un post- non esiteremo ad organizzare con tutti i cittadini che già sono in fermento un presidio presso al sede delle Regione Basilicata”Lunedì saranno i vertici regionali e sanitari, con l’assessore lucano alla Salute Fanelli e il Dg dell’azienda San Carlo a recarsi a Lagonegro per un incontro pubblico che avrà inizio alle 17. Per una volta sul fronte campano si resta a guardare. Il prossimo 16 novembre con ogni probabilità i sei medici vincitori di concorso firmeranno il contratto e da dicembre saranno già operativi presso l’Immacolata.
Daria Scarpitta