“Chiedo il ripristino della democrazia e della legalità nel palazzo municipale di Sapri”. Questa è la richiesta contenuta nella lettera inviata al Prefetto di Salerno dal consigliere Donatella D’Agostino. L’amministratore comunale contesta gli atteggiamenti che sono stati assunti nei suoi confronti e la leggerezza con cui sono stati effettuate alcune assunzioni. In particolare quelle per il potenziamento della Polizia Municipale. Sotto accusa i metodi che continuano ad essere adottati nella gestione della cosa comune. “Molte istituzioni locale – scrive la D’Agostino – approfittando del clima di sfiducia e rassegnazione generale alimentano un sistema clientelare basato sulla strumentalizzazione dei bisogni e sulla negazione dei più elementari diritti costituzionali”. Parte della lettera è riservata all’assunzione del personale. “Assunzioni – scrive – che non seguono la via maestra del diritto e che hanno scatenato una serie di ricorsi. Cosa più sconcertante – scrive al Prefetto – è che l’assunzione di personale sia stata affidata ad un funzionario contro cui la Giunta Municipale e lo stesso Sindaco Antonio Gentile si sono costituiti parte civile in un procedimento giudiziario per presunte irregolarità commesse, in danno del comune, anche in questo caso per selezione di personale”.
Poi il consigliere di maggioranza dissidente passa a descrivere la difficoltà che ha avuto per accedere nella casa comunale. “Per ben due volte – afferma – mi è stato negato l’accesso agli uffici impedendomi di fatto di esercitare il mandato per il quale sono stata eletta. I vigili non mi hanno fatto entrare appellandosi ad una ordinanza sindacale che regola l’accesso in comune dei cittadini e non dei consiglieri. Per poter far valere il mio diritto di amministratore ho dovuto protestare per iscritto”. “Nel Comune di Sapri non abita più la democrazia – afferma rammaricata – confido in un intervento del Prefetto affinché venga ripristinata insieme alla legalità”.
Antonietta Nicodemo