La protesta dei 50 commercianti ambulanti contro l’aumento dei costi per l’occupazione del suolo pubblico negli spazi destinati alla tradizionale fiera dell’Immacolata di Sapri, alla quale quest’anno non prenderanno parte, è già diventato un caso politico. Sulla questione è intervenuto il capogruppo dell’opposizione in consiglio comunale Emanuele Vita criticando fortemente la scelta della squadra di governo.
<<Tutto è finalizzato a fare cassa in un paese ormai spento, dove l’unica novità sotto l’albero di Natale sarà la riconferma dello stipendio del Sindaco e della sua amministrazione. Con l’aumento delle tariffe per la partecipazione alle fiere della nostra città e quindi anche quella dell’Immacolata, si va a colpire una delle iniziative maggiormente legata alla tradizione di Sapri. Il nostro comune – aggiunge Vita – è sempre più ai margini e distante da altre realtà, anche non troppo lontane, dove si respira tutt’altra aria. Purtroppo – conclude – dobbiamo accontentarci di un’amministrazione senza idee e senza visione >>.
La fiera dell’Immacolata come sempre si terrà il 7 dicembre. Solo sabato quindi si capirà quanti commercianti ambulanti esporranno la propria merce. Se le adesioni alla protesta aumentano, la fiera potrebbe andare deserta o semi deserta. Come da copione, quel giorno, le scuole della città di Sapri resteranno chiuse