Ci sarebbe la mai risolta questione dell’agibilità a 499 posti dietro l’annullamento della stagione teatrale al cineteatro Ferrari. Non dunque la risposta del pubblico che quest’anno avrebbe raggiunto comunque dei numeri tali da garantire lo svolgimento dei vari spettacoli. I motivi “tecnico/burocratici” con cui la società che gestisce il Ferrari ha spiegato lo stop agli spettacoli , tra l’altro quattro giorni prima che a Sapri arrivasse Biagio Izzo con il suo carrozzone esilarante di Tartassati dalla Tasse, celerebbero una vicenda che si trascina da tre anni e che riguarderebbe la capacità della struttura. Sin dalla sua inaugurazione, infatti, era atteso il completamento dell’iter che avrebbe dovuto fare avere al cineteatro i certificati di agibilità per 500 posti per consentire il suo funzionamento a pieno regime . Attualmente la capienza autorizzata è di 199, un numero non sufficiente a garantire la stagione teatrale e forse anche inferiore alla risposta del pubblico che, ci avevano assicurato ieri i gestori, era “in crescita”. Potrebbe dunque essere questo uno dei motivi tecnico/burocratici alla base dello stop al cartellone. D’altra parte è risaputo che la società ha sempre premuto presso l’amministrazione comunale di Sapri, l’unica deputata al completamento dell’iter, per ottenere l’agibilità a 500 posti prevista nel contratto. Al momento non siamo riusciti ad entrare in contatto con il sindaco Antonio Gentile per chiarire i ritardi di questo iter e anche il sentiment, suo e dell’intera amministrazione, rispetto all’annullamento della stagione teatrale nel loro Comune. Resta comunque l’amarezza espressa da diverse persone del territorio, non solo coloro che verranno ora rimborsati per i ticket acquistati, di fronte a quello che è un duro colpo alla vita culturale della cittadina e dell’intero comprensorio, privati di un ulteriore stimolo.
Daria Scarpitta