Si attende in queste ore di conoscere la data dell’autopsia sul corpo di Diego Mandola il 36 enne originario di Sapri deceduto in Francia, dove lavorava, dopo un volo dal tetto-terrazzo di una palazzina di quattro piani. La salma è sotto sequestro a disposizione dell’ autorità competenti. La sua famiglia è in contatto con al polizia francese tramite le forze dell’irdine italiane e il consolato ed è in attesa di sapere quando potrà riportare il giovane a casa per le esequei E’ giallo sulla dinamica del drammatico incidente. Diego era un cameriere e da un pò di tempo lavorava in un ristorante siciliano a Thonon-les-Bain nell‘alta Savoia francese . Secondo quanto si apprende, dopo aver terminato il suo turno di lavoro è rientrato nell’abitazione che condivideva con altri giovani lavoratori e si sarebbe cambiato. Ad un certo punto, per cause in corso di accertamento sarebbe salito sul tetto al quarto piano e sarebbe caduto di sotto. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire quanto accaduto . Da capire se era da solo o in compagnia, se, come pare indossasse delle ciabatte e sarebbe dunque scivolato o se invece è stato spinto. Da comprendere anche se fosse sotto l’effetto di alcol o altre sostanze. Chi lo conosce non crede al gesto estremo. Diego viene tratteggiato come un ragazzo solare, buono, sempre sorridente, un lavoratore, ifoso del napoli e della musica nemelofica, difficile pensare ad un suicidio. Dolore e sgomento nella città della Spigolatrice e sui social al diffondersi della notizia. Solo alcuni giorni fa Diego era stato a Sapri per una breve vacanza, che aveva trascorso con i parenti e gli amici. Nulla aveva fatto presagire la tragedia. Tanti i messaggi su fb dei suoi amici. “ Mi mancherà il tuo sorriso, la tua gentilezza, i tuoi sfottò se la Juve perdeva . E’ triste che non ci sei più “. Così si legge in uno dei post comparsi in queste ore mentre la cittadina attende con il fato sospeso che si sciolgano i nodi della vicenda.
Daria Scarpitta