Da anni il professor Felice Cesarino viveva tra Roma e Sapri, suo paese d’origine, dove il destino ha voluto che spirasse. Viveva da solo nella sua casa in via Marsala, dove è stato rinvenuto senza vita. Per entrare nell’appartamento è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Aveva 85 anni, era figlio unico e pare non avesse parenti diretti. Un solitario, innamorato di Sapri e affezionato a chi, come lui, si impegnava attivamente nel recupero della storia e della cultura saprese. Cinqunt’anni fa fondò, con Domenico Smaldone e Antonio Mazzoleni, il gruppo archeologico e insieme favorirono gli scavi in località Santa Croce. L’abbandono in cui versa da decenni la villa romana lo aveva spinto a valutare la possibilità di riprendere, insieme ai suoi due amici, il lavoro del gruppo archeologico interrotto anni fa. Già era stata individuata la sede e definite alcune delle azioni da intraprendere a tutela del sito storico di Santa Croce. << Ora il progetto andrà avanti nel suo ricorso>>, afferma Mazzoleni.
I funerali del professor Cesarino saranno celebrati il 19 febbraio alle 15 nella chiesa Madre.