In una chiesa Madre gremita di giovani Sapri ha dato l’estremo saluto al 17 enne che giovedì pomeriggio l’ha fatta finita con la vita impiccandosi nel bagno di casa. La funzione si è svolta nel più assoluto silenzio spezzato dai pianti soffocati di amici e parenti mentre nelle menti di ognuno ritornava lo stesso interrogativo: “Perché lo ha fatto?”. Una risposta che nessuno è in grado di dare. “ Il suicidio di un 17 enne delle nostra comunità – afferma l’assessore alle politiche sociali Marco Martorano – non può lasciarci indifferenti. Un ragazzo che se ne va via così, senza un’apparente ragione, deve farci ragionare su dove ognuno di noi ha sbagliato. Questa è la punta dell’iceberg del disagio giovanile presente sul nostro territorio e che noi istituzioni continuiamo a trascurare. Il piano sociale di zona potrebbe dare risposte concrete ai vari fenomeni che stanno coinvolgendo la nostra giovane popolazione ma la regione Campania tarda ad erogare le risorse. Abbiamo in cantiere tanti progetti ma allo stato attuale siamo privi di uomini, mezzi e fondi. Siamo feriti nel profondo del cuore per quanto accaduto ad una delle famiglie della nostra città”. Quello che oggi è chiaro di questa triste vicenda è solo il modo in cui il ragazzo ha scelto di uccidersi. Si è avvolto al collo un lenzuolo dopo averlo legato al sifone dello scaldabagno e si è lasciato andare lasciando un biglietto con su scritto “Questo mondo non fa per me”. Un messaggio severo rivolto alle coscienze di tutti che non si sono accorti dei pensieri e delle emozioni di un ragazzo che solo ora cominciava ad affacciarsi alla vita. . Ad una vita che non gli appartiene più.
Antonietta Nicodemo