Battuta d’arresto per il volo del gabbiano a Sapri. La Soprintendenza, consultata dal Comune, ha fatto sapere di non condividere alcuni elementi previsti dal progetto relativo all’installazione sulla baia dei due cavi necessari per consentire lo spericolato volo. Questo vuol dire che i tecnici devono rivedere il piano d’interventi modificandolo nelle parti non condivise dalla Soprintendenza. Per l’Ente di tutela sarebbero altamente impattanti le palle previste per il cavo che dovrebbe essere collocato parallelamente a quello sul quale dovrebbero scivolare giù i temerari. Si tratta delle palle che dovrebbero fungere da protezione perché segnalerebbero ai veivoli la presenza della fune destinata al volo del gabbiano. Ora i tecnici dovranno trovare una soluzione alternativa. E’ non sarà facile individuarla dato che le palle dovranno comunque essere colorate e visibili. Il progetto è ancora nella fase preliminare per cui ci sono le condizioni per rielaborarlo in modo tale da poter ottenere in conferenza dei servizi il parere favorevole della Soprintendenza. Per chi attende con interesse l’avvio del progetto deve pazientare ancora un pò. L’amministrazione è convinta che l iniziativa può davvero tornare utile per il rilancio dell’ offerta turistica locale per questa ragione non si lascia scoraggiare dalle prime opposizione della Soprintendenza che sta creando qualche problema anche al volo dell’angelo progettato ad Atena Lucana. In questo caso pero i decolli sono prossimi. Non è escluso che nel giro di pochi mesi venga installato il capo di mille e 80 metri per volare dal monte che sovrasta il paese fino a raggiungere il centro storico. A Sapri invece il cavo per il volo del gabbiano dovrà unire la collina che sovrasta il porto all’area dell’ex Agip. Consentendo cosi ai coraggiosi di sorvolare sull’intera baia saprese.
Antonietta Nicodemo