.“Ho lasciato l’Emilia Romagna per sfuggire al coronavirus e mi sono rifugiato con la famiglia nella mia casa di Sapri. Qui ho ritrovato la serenità che avevo smarrito leggendo i bollettini quotidiani delle vittime e dei contagiati di Formigine. E’ la Città in provincia di Modena dove vivo e dove il virus ha causato decine di decessi “. Aniello Ferraiuolo, 75 anni, affermato imprenditore di Sapri, è tra quelli che hanno lasciato il nord per timore dell’epidemia ma lo ha fatto rispettando tutti i protocolli a tutela della salute pubblica. Ha informato il Sindaco di Sapri e i Carabinieri del suo rientro e si è rinchiuso in casa con la compagna e la figlia di 10 anni. “ Dal primo aprile che siamo rientrati – dice – non abbiamo mai lasciato il nostro appartamento e anche adesso che è terminata la quarantena continueremo a rimanere in casa e ad uscire solo per le urgenze. Sapri mi ha tutelato dal covid. In questa mia Città mi sento protetto. Questo è un aspetto importante per chi è avanti nell’età come me. La vita è un bene prezioso e durante questi giorni di isolamento ho pensato di omaggiarla donando al reparto covid dell’ospedale di Sapri un ventilatore polmonare. Un gesto d’amore verso la mia Città ma anche in ricordo dei miei genitori “ . L ‘importante apparecchio è stato consegnato ieri mattina al direttore sanitario Rocco Calabrese alla presenza dell’assessore comunale Maria Teresa Falce. Aniello a causa dell’emergenza covid ha dovuto rinviare il suo matrimonio. Si sarebbe dovuto sposare a Sapri l’11 aprile con il rito civile. Ora attende di sapere dal Sindaco la nuova data. Per l’imprenditore saprese si tratta del terzo matrimonio. La sua vita privata è intensa come è stata quella professionale. Quattordici figli avuti da sette donne diverse. “ Ognuno di loro rappresenta un pezzo del mio cuore “ .
Antonietta NIcodemo