E’ stata eseguita l’autopsia sul corpo di Diego Mandola, ma resta aperta l’inchiesta sulle cause del decesso. Dietro la morte del giovane cameriere ci sarebbe una caduta accidentale, ma tutto è ancora da accertare. I genitori chiedono di conoscere esattamente le ragioni per le quali il loro figlio è scomparso all’improvviso dalla loro vita, per questo motivo si sono affidati ad un avvocato. Diego, trentaseienne di Sapri, era un bravo cameriere ed è deceduto in Francia dopo un volo dal tetto-terrazzo di una palazzina di cinque piani. Da un pò di tempo lavorava in un ristorante siciliano a Thonon-les-Bain nell‘alta Savoia francese. Secondo quanto avrebbe riferito il titolare del locale agli inquirenti, il giovane salernitano, terminato il suo turno di lavoro, serenamente aveva fatto rientro nella sua camera da letto. Il ristorante è situato all’interno della palazzina dove alloggiava il cameriere saprese. Al quarto piano, infatti, oltre a Diego, sono sistemati altri cinque dei dipendenti dello stesso locale. Ognuno ha la sua stanza. Martedì scorso, finito il turno, dopo essersi cambiato nella sua camera, sarebbe salito sul tetto – terrazzo al quinto piano e, per cause ancora in corso d’accertamento, è scivolato giù, finendo violentemente nel piazzale sottostante. Quando sul posto sono giunti i soccorritori, Diego era ancora vivo. I sanitari ce l’hanno messa tutta per strapparlo alla morte, ma ogni sforzo è risultato vano. Il suo cuore avrebbe cessato di battere mezz’ora dopo dalla caduta, che sarebbe avvenuta intorno alle 4,30, tra martedì e mercoledì scorsi. La famiglia sarebbe stata informata della tragedia diverse ore dopo, intorno alle 13. Le cause dell’accaduto restano avvolte nel mistero. Omicidio, suicidio o caduta accidentale? Tutto è ancora da definire con prove certe, anche se sembra avanzare l’ipotesi dell’ incidente. Gli inquirenti hanno provveduto a verificare se quella notte Diego fosse sotto l’effetto dell’ alcol o altre sostanze e stanno accertando se con lui c’erano altre persone. Pare che sul tetto era salito con le ciabatte, e questo potrebbe aver favorito la scivolata. Gli amici e i familiari hanno escluso fin dall’inizio l’ipotesi del gesto estremo. Il giovane cameriere viene tratteggiato come un ragazzo solare, buono, sempre sorridente, un grande lavoratore, tifoso del Napoli e della musica neomelodica . << Una persona che coltivava le sue passioni – dicono chi lo conosceva – difficile pensare ad un suicidio >>. Il ragazzo aveva fatto rientro in Francia solo pochi giorni fa, dopo aver trascorso una breve vacanza a Sapri, suo paese d’origine, dove vive il padre Giannino e la madre Adriana, affranti dal dolore per la perdita del loro amato Diego, uno dei cinque figli. Tra questi la gemella Elisabetta. Dalla Farnesina continuano a tenere aggiornati la famiglia di Diego su come procedono le indagini. Nella serata di ieri i genitori sono stati informati dell’esecuzione dell’ autopsia e subito si sono attivati per raggiungere la Francia e procedere al rimpatrio della salma del figlio per i funerali , che saranno celebrati a Sapri, la cittadina dove il giovane cameriere è cresciuto. Già da un po’ di anni l’aveva lasciata per cercare lavoro altrove. Dopo varie esperienze nel nord Italia si era trasferito in Francia.
antonietta nicodemo