Sapri, lavori fermi all’ex Agip. Riflettori puntati sugli interventi al Vallone Ischitella.

Resta alta l’attenzione  sui lavori fermi nell’area ex Agip a Sapri. L’opposizione ha chiesto di poter visionare tutti i documenti  in entrata e in uscita tra Comune, direttore dei lavori e direzione tecnica dell’impresa esecutrice proprio per chiarire che cosa è avvenuto negli ultimi due mesi da aver determinato lo stop agli interventi. Il progetto è stato più volte  definito come sperimentale dal sindaco Antonio Gentile ma ha aperto un dibattito nell’opinione pubblica, forse anche a causa della superficiale conoscenza dell’intervento. A spiegarlo più nel dettaglio alla nostra emittente è stato il geologo Romeo Toccaceli  che ha preso parte alla fase progettuale. “Si tratta di un intervento in più fasi- ha spiegato – Si è iniziato con un progetto pilota per capire come si comporta il materiale spostato  rispetto alla dinamica costiera. Questa prima fase non si è ancora conclusa. Deve essere ancora riposizionato lungo il litorale molto materiale , i cumuli che tuttora si vedono nell’area Brizzi. La seconda fase prevede la realizzazione di strutture di difesa a mare, i cosiddetti frangiflutti”. In merito allo scetticismo di quanti guardando le mareggiate hanno sollevato dubbi sull’utilità e la resistenza dell’intervento, il geologo spiega: “Quando si immette del materiale in mare è fisiologico che almeno il 50-60% di esso venga portato via. Si tratta di processi dinamici. I ripascimenti vanno periodicamente  rimpinguati. La prima fase di sperimentazione comunque ha risposto bene”. Resta da chiarire lo stop ai lavori. Pare che alla base ci siano delle resistenze da parte della ditta appaltatrice proprio in merito a delle decisioni assunte in corso d’opera, in particolare attorno al vallone Ischitella.