Le indennità di carica al centro dei riflettori del Golfo di Policastro. Dopo la decisione dei primi cittadini Bianco e Scarpitta di riutilizzarle a favore di iniziative comunali, a Sapri arriva l’affondo del gruppo di opposizione su una questione che è stata sin dagli inizi della consiliatura oggetto di polemica con la maggioranza. “Nei giorni della rinuncia allo stipendio dei sindaci di Torraca e Camerota- scrive in una nota Sapridemocratica- il sindaco di Sapri e la sua giunta, tranne l’assessore Di Donato, intascano i soldi del primo semestre, quasi 16 mila euro”. La minoranza fa riferimento alla determina di liquidazione del 18 luglio in cui si prende atto della volontà dell’assessore Franco Di Donato di non percepire più l’indennità e si liquidano invece le spettanze al sindaco Antonio Gentile e agli altri componenti della Giunta, Daniele Congiusti , Maria Teresa Falce, Amalia Morabito per il periodo che va dal primo gennaio al 30 giugno 2019 per un totale di 16 mila 372 euro. Non è la prima volta che la dialettica politica a Sapri si inasprisce sulla decisione della amministrazione Gentile di reintrodurre il pagamento delle indennità di carica, sospese dai tempi del sindaco D’Agostino. “Auspichiamo – prosegue nella nota Sapridemocratica- che il gesto di grande rispetto per il momento di difficoltà che vivono le comunità ed in particolare i più bisognosi, compiuto dai sindaci Bianco e Scarpitta, faccia riflettere anche gli amministratori della città di Sapri”.
Daria Scarpitta