Dopo anni di maltrattamenti subiti dal figlio ha trovato il coraggio di denunciarlo ai carabinieri . Per lui sono subito scattati gli arresti domiciliari. Il Gip ha convalidato la misura restrittiva ed ha rimesso in libertà il trentuno enne, che ha respinto tutte le accuse a suo carico. Per l’indagato il giudice ha disposto il divieto di avvicinamento alla madre e l’applicazione del braccialetto elettronico. Sarà tradotto in carcere nel caso in cui non rispetterà anche solo uno degli obblighi che gli sono stati imposti dal giudice per le indagini preliminari. Secondo il racconto della madre erano almeno quattro anni che subiva dal figlio violenze fisiche e psicologiche. Aggressioni figlie di questioni interne alla famiglia, e quando i due entravano in contrasto, lui sarebbe arrivato anche a picchiare la madre, fino a ferirla. In questi ultimi giorni l’ennesima lite, a seguito della quale la donna è stata costretta, ancora una volta, a ricorrere alle cure dei sanitari del locale ospedale. I due vivono in uno stesso appartamento diviso in lui. Dunque, vicini di casa , ma non conviventi. L’uomo ha trascorso i domiciliari al fianco alla madre che l’aveva denunciato, ed ora è al suo fianco con il braccialetto elettronico. E’ la seconda mamma del basso Cilento, che negli ultimi due mesi è stata costretta a denunciare il figlio per maltrattamenti. In entrambi i casi sono stati chiamati ad intervenire, a supporto delle vittime, gli psicologi del locale centro antiviolenza.
Prima della mamma saprese è stata una donna di Vibonati a chiedere aiuto ai carabinieri.
Il figlio di quest’ultima è ai domiciliari presso un centro d’accoglienza di Palinuro con al polso il braccialetto elettronico .