Un diciannovenne di Sapri è rinchiuso nel carcere di Potenza con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Il ragazzo è stato arrestato la scorsa settimana al termine dell’ennesimo episodio di violenza nei confronti dei genitori. Sono stati quest’ultimi a chiedere aiuto ai Carabinieri della locale Compagnia mentre erano prigionieri delle minacce e percosse del figlio. Senza farsi notare, uno di loro, ha telefonato in caserma . Immediatamente gli uomini del Maresciallo Marino sono giunti sul posto . Il ragazzo in preda alla rabbia ha aggredito anche i militari. Alla fine si è dovuto arrendere e per lui, inevitabilmente, è scattato l’ordine d’arresto. Una storia triste maturata all’interno di una famiglia per bene che non ha fatto mai parlare di se. A rompere l’equilibrio è stato l’ingresso nella vita del figlio della droga. Da quando faceva uso di sostanze stupefacenti è diventato violento e aggressivo nei confronti dei genitori. Ai suoi scatti di rabbia che sfogava in casa spesso era costretto ad assistere anche il fratello più piccolo. Qualche giorno fa l’ennesima sceneggiata. Questa volta la mamma e il papà non hanno retto il colpo e sono stati costretti a denunciare il figlio. Un gesto che avevano evitato fino ad allora per timore delle conseguenze nei loro confronti ma anche nei confronti del ragazzo. Era da diversi mesi che la coppia, lui 50 anni lei 43, subiva in silenzio i maltrattamenti del ragazzo, primo di due figli. Pestaggi che richiamavano anche l’attenzione dei condomini del palazzo in cui vive la famiglia. In vano avevano provato a convincerlo a smettere con la droga e cambiare amicizie. La situazione è degenerata fino al punto di costringere i genitore all’estremo gesto: denunciare il figlio per maltrattamenti in famiglia. Il diciannovenne, che andava avanti con lavori saltuari, è stato colto in flagranza di reato e arrestato.
ANTONIETTA NICODEMO