Ancora valori sballati, torna il divieto di balneazione sul lungomare di Sapri e imprenditori e opposizione si dicono pronti ad azioni forti per vederci chiaro su una situazione che ormai non può essere più ritenuta occasionale. Sono passati solo pochi giorni da quando il Comune ha tolto i divieti di balneazione affissi suo malgrado lo scorso 24 aprile . Le analisi di controllo dell’Arpac effettuate il 28 aprile avevano infatti trovato una situazione non inficiata dalla presenza di batteri e tutti avevano tirato un sospiro di sollievo pensando alla risoluzione della questione come avvenuto lo scorso anno. Purtroppo però un nuovo prelievo, eseguito il 3 maggio, visto che nei punti classificati come scarsi si eseguono due campionamenti al mese, è tornato a rilevare lungo lo stesso tratto di mare la presenza di batteri, in particolare, un numero superiore al previsto di escherichia coli. Una situazione che ha reso necessario di nuovo stamane l’istituzione del divieto di balneazione con ordinanza sindacale. “Abbiamo deciso , d’intesa con alcuni imprenditori turistici, di presentare un esposto denuncia alle autorità competenti per tutelare l’immagine e l’economia della nostra Città” Con queste parole Sapridemocratica commenta l’accaduto esprimendo anche la posizione di alcuni operatori. “ E’ un durissimo colpo all’immagine turistica della nostra Città, – si legge in una nota del gruppo- sono devastanti gli effetti sulla stagione estiva e per gli operatori già provati dalla crisi. Un’apertura della stagione balneare col botto. Gli imprenditori sono disperati, saltano le prenotazioni non è più possibile gestire questa emergenza con superficialità”. Di qui la decisione di vederci chiaro rivolgendosi alle autorità competenti.- “ Il superamento dei valori – continua Sapridemocratica- getta un’ombra preoccupante sulle reali condizioni dell’intero sistema della rete fognaria, smentendo anche lo stesso sindaco che ha sempre attribuito alle abbondanti piogge gli esiti sfavorevoli dei campionamenti di Arpac. Saranno le autorità a chiarire cause e responsabilità. In quattro anni sette divieti sono ingiustificabili per una città che vive di turismo”. Ieri in consiglio comunale l’oppposizione ha anche chiesto l’attivazione di un tavolo tecnico aperto ai capigruppo per decidere le azioni da intraprendere. Intanto il Comune ha già provveduto nell’immediato a chiedere ad Arpac un nuovo campionamento per poter eliminare al più presto il divieto alla balneazione.
Daria Scarpitta