“E’ trascorso quasi un mese e nessuno ha fatto nulla a tutela del lavoratore licenziato”. Così Sapridemocratica commenta il caso del netturbino addetto allo spazzamento del territorio comunale che dallo scorso due ottobre non lavora più dopo essere stato avvisato a voce e via sms dalla cooperativa che gestisce l’appalto che non doveva più effettuare alcuna mansione, nonostante fosse assunto con contratto a tempo indeterminato. Sulla vicenda la scorsa settimana il gruppo di minoranza ha presentato un’interrogazione formale al sindaco Antonio Gentile e al Rup, l’ing. Alberto Ciorciaro, a cui si era rivolto nell’immediato per informarlo di quanto accaduto. Nell’interrogazione Sapridemocratica chiede di conoscere quali attività sono state poste in essere dall’amministrazione per la tutela dei diritti del lavoratore ingiustamente licenziato e quali ha compiuto il Rup tenuto conto che nel capitolato d’oneri è precisato che l’appaltatore è tenuto ad assumere tutto il personale attualmente in servizio, garantendo quindi il passaggio del personale dall’impresa vecchia a quella subentrante. Infatti, il licenziamento sembrerebbe frutto di una riorganizzazione in atto delle attività : l’impresa affidataria del servizio avrebbe risolto il contratto di sub-appalto e assorbito il personale in servizio. Tutti , però,tranne uno. Di qui i dubbi sulla legittimità del licenziamento del netturbino e la volontà di vederci chiaro. “Sulla vicenda – commentano da Sapridemocratica- si registra un imbarazzante “silenzio”. Il tempo trascorre nell’indifferenza e nella speranza che tutto venga dimenticato, ma il primo mese senza stipendio per l’operaio e la sua famiglia è ormai arrivato. Ci chiediamo come sia possibile rimanere a guardare. SapriDemocratica non può condividere un licenziamento illegittimo, la violazione dell’obbligo contrattuale con la pubblica amministrazione , il fatto che così venga regalato all’impresa il costo di un lavoratore, 20 mila euro all’anno, mentre il paese resta sporco nonostante lo sforzo dei lavoratori in servizio. Speriamo che il sindaco e l’assessore all’ambiente Di Donato possano tutelare un onesto lavoratore e la sua famiglia.”
Daria Scarpitta