La chiesa madre di Sapri non è riuscita a contenere il dolore dell’intera Città per la drammatica scomparsa di Antonietta Corinto. In centinaia sono accorsi dinnanzi al feretro per l’ultimo saluto. Il Sindaco ha indetto il lutto cittadino e i commercianti durante la funzione funebre hanno tenuto le saracinesche dei negozi abbassate per sottolineare la loro vicinanza alla famiglia. Il paese è avvolto in un profondo silenzio, non riesce a dare una spiegazione all’insano e inatteso gesto. Lunedì mattina, dopo aver allattato il figlio, nato venerdì, Antonietta si è lasciata andare dal sesto piano dell’Ospedale Ruggi D’Aragona di Salerno, dove aveva partorito il suo piccolo Vincenzo. Antonietta era una ragazza dolce, garbata, dai principi sani. Una donna che aveva scelto di essere mamma fin dal giorno in cui si era innamorata di Gerardo, il ragazzo con il quale convolò a nozze due anni fa. Quel pargoletto venuto al mondo venerdì scorso lo avevano voluto con tutto il cuore e dopo tanti sacrifici e dolori. Lo scorso anno la 28enne, durante la sua prima gravidanza, perse il feto al quinto mese. E’ probabile che in fondo non aveva ancora assorbito del tutto il colpo e che dietro i suoi sorrisi in realtà si nascondevano paure mai superate realmente. Ma la famiglia le è stata sempre vicina, non l’ha mai lasciata da sola e non voleva farlo nemmeno durante i giorni in cui doveva rimanere in ospedale per riprendersi dai dolori e le ferite del parto cesareo. “ Avevamo chiesto ai medici un permesso speciale per starle vicino. Ma non ci è stato concesso”, dichiara tra le lacrime il marito. “Nessuno ha avuto la bontà di dare ascolto alle nostre richieste. Ci è stato detto che mia moglie non aveva bisogno di assistenza. Potevamo entrare in reparto un’ora al giorno, quella destinata alle visite”. Dopo l’ultimo saluto ad Antonietta, il marito andrà a Salerno per prendere il figlioletto. Famiglia e amici, anche se straziati dal dolore, gli dedicheranno le attenzioni che merita, con l’augurio di incontrare nel suo sguardo il volto della mamma. “ Peccato che non abbia avuto il tempo – afferma commosso Gerardo – di vestirlo almeno una volta”. Un episodio triste che rimarrà impresso nei cuori di tutti i sapresi. A chi ha conosciuto Antonietta già manca il suo dolce sorriso.
Antonietta Nicodemo