Cittadinanzattiva e Spi Cgil da sabato scorso denunciano la paralisi delle politiche sociali nell’ambito del piano di zona S9, con sapri Comune Capofila e chiedono la revoca dell’incarico alla coordinatrice dell’ufficio di piano. Prima di loro a chiederlo, fin’anche al Ministero e alla Regione, era stata Tina Romanelli, presidente dell’associazione “ Farfalle senza ali “, dopo i ritardi registrati nell’assegnazione dei fondi che le spettano per un progetto riservato ai disabili con particolari caratteristiche. A Sapri il primo a sollevare il problema era stato il movimento Sapridemocratica che oggi, dopo il passo in avanti anche dei sindacati, richiama alle proprie responsabilità il consigliere delegato alle politiche sociali Agostino Agostini . “ Sono mesi che cerchiamo di scuotere dal torpore il Consigliere, che ha proposto e voluto fortemente nell’assemblea dei sindaci del Piano di Zona la nomina della nuova coordinatrice assegnando pieni poteri di governo e di gestione delle politiche sociali. Una delibera – sottolinea Sapridemostratica – approvata da una rappresentanza sparuta di sindaci, contestata dal Comune di Santa Marina e subita da alcuni con l’astensione al voto. Una nomina debole e viziata anche dall’affidamento di un incarico palesemente illegittimo che prevede anche un importante compenso economico per la coordinatrice attraverso un contratto di natura privatistico per tre anni, forse già firmato. In tutta questa confusione Agostini continua a dire che tutto va bene e il pdz , spesso su indicazione del vice-tuttofare, continua ad elargire contributi ad personam “ . A questo punto Sapridemocratica chiede “un atto di umanità, un gesto che restituisca dignità ed attenzione ai genitori dei bambini disabili senza specialistica scolastica, agli anziani senza telesoccorso, alle vittime del gioco d’azzardo, alle donne maltrattate, ai giovani vittime di dipendenza e alle tante persone che come Tina Romanelli chiedono aiuto da mesi nell ‘indifferenza del Sindaco di Sapri e del suo Consigliere delegato alle Politiche sociali” .
antonietta nicodemo