Alla fine De Luca ha fatto la sua istanza di deroga per mantenere i punti nascita a Sud Di salerno. Questo significa che non lo aveva fatto prima”. Così il senatore Antonio Iannone commenta le ultime notizie che aprono uno spiraglio sul mantenimento dei reparti di maternità anche per Sapri e Polla e il dito è puntato contro la gestione De Luca. “I pareri del Comitato percorso nascite Nazionale – ha detto – sono solo consultivi e rispetto al mantenimento dei reparti decide la Regione e solo la Regione, naturalmente assumendosene le responsabilità”. Le affermazioni del senatore si basano sulla lettera che il ministero della Salute ha inviato lunedì scorso in risposta alla nota della Regione Campania dello scorso gennaio, quella che Palazzo Santa Lucia aveva più volte indicato come esempio del proprio operato a favore dei punti nascita ma che di fatto chiedeva semplicemente al Ministero di prendere posizione. E il Ministero nella missiva ora lo fa scrivendo che “non è esso a doversi esprimere sull’eventuale chiusura dei Punti Nascita, bensì la Regione a dover manifestare la volontà di mantenere in esercizio i medesimi, attraverso la produzione di apposita richiesta di deroga”, che il parere del Comitato Percorso Nascite è puramente consultivo per cui rimane in capo alla regione la scelta di mantenere in attività un Punto Nascita”. Sembra dunque che proprio dopo questa pronuncia netta, arrivata nei giorni scorsi, si sia sbloccato il tutto e la Regione abbia presentato istanza di deroga. Di qui il commento di Iannone contro De Luca“ Una nuova figuraccia – ha detto il senatore- ha solo cercato di scagliare sindaci e cittadini contro il governo centrale che nulla c’entra. La nostra operazione verità, il lavoro degli amministratori del territorio , l’azione del comitato ha demolito il castello di frottole di De luca evidentemente intenzionato unicamente a fare lotta politica e ad evitare responsabilità”. Ancora una volta dunque come nel 2016 la vicenda pare si avvii a soluzione dopo il rimpallo di competenze e una guerra tra govenro e regione giocata sulla pelle dei cittadini.
Daria Scarpitta