Due infermieri dell’ospedale di Sapri battono l’Asl di Salerno dinnanzi al Tribunale di Lagonegro. In questi giorni il giudice, della sezione lavoro, ha emesso il decreto con cui riconosce ai due operatori sanitari le somme che gli spettavano come premialità covid-19 e condanna l’azienda al pagamento. Una vittoria che arriva al termine di una battaglia sindacale lunga e determinata, portata avanti dalla Fials. Soddisfatti il segretario aziendale Rocco Granato e quello provinciale Carlo Lopopolo: << Questo successo – dicono – è un segno di speranza e ispirazione per gli operatori in prima linea e dimostra che, con grande impegno, la giustizia può essere raggiunta >>. I due infermieri sono in servizio presso il reparto di cardiologia utic e avrebbero dovuto ricevere, per il periodo marzo-aprile 2020, 1.100 euro ciascuno come premialità covid-19. Una sovvenzione prevista da un accordo firmato da Asl e regione , a favore degli operatori sanitari che in quel periodo erano impegnati in prima fila nella lotta contro l’emergenza sanitaria. Secondo quel patto i due dipendenti dell’ospedale di Sapri andavano premiati con la somma di denaro che era stata stabilita per ogni singolo operatore impegnato nelle cardiologie campane, ma alla coppia di infermieri, fino ad oggi, non gli è stato riconosciuto il loro diritto. L’azione legale avviata dalla Fials gli ha consentito di poter recuperare le somme che gli spettano. L’ Asl ha quaranta giorni di tempo per opporsi al decreto ingiuntivo. << Difficile che lo presenti – spiega Lopopolo – perché i due infermieri si sono meritati la premialità sul campo, con il lavoro costante in un reparto ad altro rischio contagio. Hanno messo in pericolo non solo la loro salute ma anche quella dei loro cari >>. L’Asl non solo dovrà versare le somme che spettano ai due infermieri ma dovrà anche pagare le spese legali per la causa persa.<< E’ un traguardo – evidenzia Granato – che non solo ristabilisce i diritti degli infermieri della cardiologia di Sapri ma che avrà anche un impatto positivo sul riconoscimento dei professionisti della sanità in tutto il Paese>>.
Antonietta Nicodemo