Nel bel mezzo della protesta sulla soppressione dei punti nascita di sapri e polla sputata la relazione con la quale l’8 agosto scorso il Comitato Percorso Nascita Nazionale ha bocciato la richiesta di deroga per i due presidi. Un documento che solleva dubbi sulle buone intenzioni del commissario regionale alla sanità per entrambi i nosocomi periferici del salernitano. Nell’esprimere parere contrario alla deroga per Sapri scrive: “ dall’analisi dei dati di georeferenza emerge la totale assenza di disagio orografico. Infatti si evidenzia che, a fronte del punto nascita di Battipaglia, che la regione indica come PN alternativo, la cui distanza dal bacino d’utenza di Sapri dovrebbe giustificare la persistenza in attività di quest’ultimo, ve ne sono altri quali, Lagonegro, Vallo della Lucania e Agropoli ove si distribuiscono le donne del bacino d’utenza di Sapri con tempi di percorrenza che appaiono contenuti entro i 60 minuti . Tutto ciò appare ancora più evidente dallo scarso indice di attrazione del PN rispetto all’utenza dei comuni del proprio bacino” . Scorrendo la relazione del Comitato Nazionale viene anche fuori che i reparti di maternità di Sapri e Polla devono chiudere per consentire a quello di Vallo della Lucania di far salire il numero dei parti, da anni inferiore ai numeri che registrano i due punti nascita sacrificati dal recente decreto regionale. Eppure il San Luca ha ottenuto la deroga. Sapridemocratica chiede a De Luca, “ perché per tre mesi non ha presentato una nuova richiesta documentando la verità?E perché nessun ha informato i sindaci del territorio della possibile chiusura dei punti nascita del loro ospedale ?”. Le uniche due domande alle quali fino ad oggi nessuno ha dato una risposta, nonostante le contestazioni. Intanto il Governatore De Luca sulla questione ha convocato una dlegazione del comirtato di lotta di Sapri per lunedi prossimo alle 10,30 presso palazzo santa lucia ne faranno parte : mimmo vrenna, nicola di nicuolo, gerardo triani e Luciano De Geronimo.
antonietta nicodemo