Doveva essere uno sciopero generale ma lo è stato quello che annunciato per il 15 dicembre a Sapri contro la chiusura del punto nascita. La protesta è andata comunque in scena con le centinaia di persone che non hanno fatto mancare la loro presenza al corteo per le vie della Città. I commercianti , non tutti, hanno dimostrato la loro adesione allo stato di agitazione tenendo abbassate le saracinesche. Una serrata che ha accompagnato le ore trascorse dai manifestanti per le strade del paese. Alla sfilata hanno partecipato diversi Sindaci del territorio ma anche i sacerdoti e gli studenti dell’alberghiero da mercoledì in sciopero contro le aule pollaio. E sono stati soprattutto i giovani gli animatori del corteo con altoparlanti e slogan urlati a squarcia gola, in gran parte contro la regione Campania e il suo presidente Vincenzo De Luca che in qualità di commissario della sanità regionale ha firmato il decreto che chiude il punto nascita di Sapri e Polla a partire dal prossimo primo gennaio. Non sono mancate le critiche per la scarsa partecipazione dei cittadini.
La manifestazione è proseguita al cine- teatro Ferrari con gli interventi di istituzioni, sindacati, cittadini e studenti. Sotto accusa la politica rea di non aver saputo difendere adeguatamente nell’ultimo decennio la sanità locale e poi il presidente De Luca e il braccio di ferro infuocato tra Pd e M5S che sta caratterizzando la battaglia in corso per il mantenimento del reparto di ostetricia e ginecologia. Un braccio di ferro che dovrà avere il suo epilogo lunedì prossimo. Difatti, il 17 dicembre si terrà a Roma l’incontro Stato- Regione sul piano ospedaliero. Un piano che chiede anche il mantenimento dei due punti nascita. Se il faccia a faccia tra il Governatore De Luca e il Ministro Giulia Grillo non slitterà per la seconda volta lunedì si conoscerà la decisione della politica regionale e nazionale che fino ad oggi hanno promesso entrambi il proprio impegno contro la chiusura dei due reparti. Intanto il comitato di lotta su proposta dell’avvocato Franco Maldonato, invierà la petizione pro-punto nascita al Presidente della Repubblica . “ E’ necessario – dice – alzar il profilo della battaglia investendo della nostra lotta il Capo dello Stato, Custode della Costituzione e garante dell ‘Unità Nazionale “
antonietta nicodemo