“ Un volto tumefatto dal compagno che l’ha picchiata. Nell’occhio il sangue provocato dai pezzettini dell’osso zigomatico finiti al suo interno “ . E’ il viso della vent’enne di Sapri che venticinque giorni fa è stata malmenata dal convivente davanti agli occhi della loro figlia di appena un anno e due mesi. Un episodio consumatosi a Policastro dove viveva la coppia. La giovane mamma ha scelto la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre, per rendere pubblica la foto scattata appena dopo i maltrattamenti subiti e il ricovero al Policlinico Federico II di Napoli. << Uno scatto che mira a scuotere le coscienze e a stimolare, chi subisce violenze, a denunciare>> spiega l’avvocato Benedetta Falci, legale rappresentate della ragazza ma anche componente dell’associazione “ Mai più Lucrezia “ . << E’ la prima volta – dice – che una ragazza mostra, senza alcun velo, il suo volto pieno di lividi e microtraumi. L’ha fatto per far comprendere cosa può accadere ad una donna quando si ritrova a convivere con un amore malato. Il suo invito alle vittime di violenza è di segnalare subito i maltrattamenti >>. L’indagine è in corso per accertare cosa è realmente accaduto e le eventuali responsabilità del ragazzo che, avrebbe già ammesso di averla picchiata. << La mia assistita – afferma con forza l’avvocato Falci – è stata massacrata di botte con un cucchiaio di legno e non c’è nessun motivo che possa giustificare quanto le è accaduto>>. La ragazza, dopo aver subito alcuni interventi all’occhio, è tornata a vivere con i genitori insieme alla figlioletta. Il compagno ha l’ordine di non avvicinarsi alla ragazza. Per il lui il Tribunale dei minori ha disposto la sospensione temporanea della responsabilità genitoriale.
Daria Scarpitta