“ Si sta perpetrando un grave furto a danno dei cittadini di Sapri e dell’intero Golfo di Policastro “. Il Comitato Civito 1987 rompe le righe e scende in piazza per rivendicare il passaggio del nuovo tracciato dell’alta velocità . A dare forza a questa scelta è stata anche l’assenza delle istituzioni locali ed in particolare del Sindaco di Sapri o di un suo delegato all’assemblea pubblica di domenica scorsa, organizzata appositamente per stabilire come procedere nella lotta che, ancora oggi, non ha ottenuto risposte da parte di regione e ministero delle infrastrutture alla richiesta che sollecita l’ inclusione del basso salernitano nel progetto di Rfi . Erano presenti sol1o tre comuni: Caselle in Pittari con il sindaco Nuzzo, Vibonati con il neo sindaco Borrelli e Ispani con l’assessore Caccamo. Alla fine dell’incontro è stato stabilito di organizzare una manifestazione di piazza per il prossimo 23 ottobre. I dettagli saranno definiti nei prossimi giorni. << Tutto sarà organizzato – precisa il vice presidente del comitato Luciano de Geronimo – secondo le disposizioni in vigore >>. << Ormai il tavolo istituzionale è saltato – ha detto il capo dell’ opposizione dio Sapri Giuseppe de Medico – ora spetta ai cittadini lottare contro chi ci vuole rubare il futuro. Noi di Sapriodemocratica continueremo a rimanere al fianco del comitato e siamo pronti alla lotta >>, poi Del Medico rincara la dose: << Sindaco, assessori e consiglieri comunali di maggioranza non hanno sentito il dovere di esserci. Con la loro assenza e indifferenza hanno confermato tutti i nostri dubbi. Sono complici di chi ha deciso di rubarci la ferrovia e l’alta velocità>>.
Il presidente del comitato Vittorio Napolitano all’ inizio della seduta ha ricordato al sindaco Gentile che “ forse è giunta l’ ora di iniziare lo sciopero della fame che aveva annunciato in consiglio comunale in caso di mancate risposte da parte delle istituzioni sovra comunali >>. In quella occasione Del Medico dichiarò che avrebbe fatto la stessa, ma doveva essere il primo cittadino a fare il primo passo. Intanto il Golfo di Policastro resta fuori dall’ alta velocità, lo sciopero della fame nessuno l’ha iniziato e i cittadini sono costretti a farsi avanti per difendere il futuro dell’ intero territorio.
Antonietta Nicodemo