Sapri vista dai suoi piccoli abitanti, Sapri esaminata, studiata , ripensata da occhi innocenti, “Sapri città bambina”, come si chiama il concorso di idee lanciato per le classi terza, quarta e quinta delle primarie di Via Kennedy e di Via Crispi e di cui ieri pomeriggio si è svolta la premiazione. I piccoli alunni sono stati infatti protagonisti di tre giorni di lavoro per definire e proporre al sindaco della cittadina delle idee in grado di creare una città a misura di bambino. E sono spuntate varie ipotesi tra cui quella di aumentare e ampliare i parchi giochi esistenti nella cittadina, senza dimenticare grandi problemi di Sapri come le incompiute del cementificio e del cinema Ferrari. I bimbi hanno chiesto di abbattere l’ecomostro e di lavorare per ridare nuovamente alla cittadina la propria sala cinematografica. Tra le proposte più particolari invece è emersa quella del tunnel del sapere: riqualificare e chiudere con del materiale trasparente la stradina che da via Kennedy, nei pressi della caserma dei Carabinieri porta alla scuola, perché sia luogo di incontro e studio con infopoint, panchine e quant’altro; oppure la realizzazione di 4 murales dedicati a Pisacane lungo il muro che costeggia la ferrovia nei pressi dell’asilo; e ancora quella di rinominare le strade della cittadina con nomi che rimandino ai valori della solidarietà, dell’amicizia, della pace. Insomma i bambini di lavoro ne hanno fatto. Nelle tre giornate che si sono svolte a maggio hanno girato per la propria città attraverso percorsi guidati da esperti, hanno risposto a domande e sollecitazioni e infine hanno dato vita ai propri progetti con disegni, testi scritti, lettere al sindaco, plastici. Tutto ciò ieri non poteva non essere premiato che con un ex aequo tra le due scuole primarie della Dante Alighieri e della Santa Croce che hanno partecipato. Il sindaco Giuseppe Del Medico ha chiesto che l’esperienza venisse ripetuta il prossimo anno e si è poi impegnato a realizzare almeno uno dei progetti presentati, contribuendo ad esempio alla realizzazione del murales o realizzando un laboratorio estivo perché i vari vialetti della villa comunale possano essere rinominati come avevano suggerito i bambini.
Daria Scarpitta