<< Stop alla centrale di betonaggio e lavorazione di inerti in riva al mare >>, il gruppo di opposizione si schiera contro l’impianto industriale autorizzato dalla giunta del sindaco Antonio Gentile. << E’ pericoloso per l’ambiente e l’immagine turistica della nostra città >>, dicono i consiglieri Emanuele Vita, Nicodemo Giudice, Donatella D’Agostino e Anna Marmo. Pronta la lettera da inoltrare al Ministro all’ambiente, già chiesto l’accesso agli atti per visionare tutti gli incartamenti relativi mentre si sta pianificando una campagna di informazione per sensibilizzare cittadini e ambientalisti, l’opposizione non esclude un esposto alla Procura. La centrale in questione servirà a supportare i lavori in corso ad Acquafredda di Maratea, in Basilicata, per la messa in sicurezza della S.S. 18. L’impresa che sta eseguendo le opere ha necessità di attivare un impianto dove produrre calcestruzzo e trasformare il materiale di risulta. La giunta di Sapri, assente solo l’assessore Cetrangolo, ha dato il via libera. L’impianto industriale dovrà sorgere in un terreno privato, situato tra l’ex cementificio e il monte Ceraso, a pochi passi dalla costa. In cambio la ditta si è impegnata a migliorare la viabilità in quell’area. L’impianto resterà installato a Sapri fino alla fine dei lavori della costruzione delle gallerie stradali previste dal progetto, almeno tre anni.