“ La Città di Sapri relegata ad essere la marina di Vibonati . Sul futuro delle nostre scuole decide Franco Brusco “ . I primi a criticare pubblicamente l’azione della giunta Gentile sono i consiglieri di minoranza di Sapridemocratica. “ In questi giorni – dicono- si è scritta una delle pagine peggiori della storia della nostra Città. Il futuro delle nostre scuole deciso dal potentato di Vibonati con la compiacenza e la sottomissione di chi ci governa. La delibera di giunta è un atto di servilismo indegno per la comunità di Sapri che umilia l’istituzione comunale ridotta a dover prendere atto delle decisioni di Vibonati. La nostra Città – afferma l’opposizione –è sempre più terra di conquista di predatori senza scrupoli, in balie di vecchie logiche di potere. La scuola rappresenta un bene primario della comunità che deve essere tutelato con autonomia e autorevolezza, non possiamo svendere quanto di più importante abbiamo sul banco della peggiore politica affaristica. Un orribile e drammatico ritorno al passato”. Conclude il gruppo di minoranza. A Vibonati si respira una clima di tensione analogo a quello che si respira in una campagna elettorale. “ In paese – dice il consigliere di minoranza Manuel Borrelli – sono iniziate anche le manovre occulte per convincere alcuni genitori a non seguire la maggioranza delle famiglie nella lotta contro il passaggio alla Dante Alighieri . Finte telefonate a fin di bene per mercanteggiare diritti. Credo – dice Borrelli – che su questi temi bisogna tenere la barra dritta senza cedere ad eventuali pressioni “. Intanto la regione ha approvato il piano che riorganizza la rete scolastica in Campania. Il piano è stato approvato con riserva, quindi potrebbe subire delle modifiche, anche perché su tutto il territorio regionale sono in corso una serie di contestazioni. Per il momento nella parte che interessate il basso salernitano Vibonati risulta ancora annessa al Sana Croce. Bisogna ora capire cosa accadrà dopo che la regione avrà letto le delibere dei comuni di Sapri e Vibonati, dell’istituto comprensivo Santa Croce e la petizione dei genitori vibonatesi.