E’stata aperta un’inchiesta sulla morte di Pierino Calicchio, 64enne di Sala Consilina deceduto mentre si recava all’ospedale per sottoporsi ad un esame tossicologico su richiesta dei carabinieri che lo avevano poco prima controllato ad un posto di blocco . La Procura di Lagonegro ha aperto un fascicolo per fare chiarezza su questo episodio e ha già disposto per lunedì l’autopsia sul corpo dell’uomo che attualmente è sotto sequestro presso la sala mortuaria del Luigi Curto di Polla. Tutto è iniziato quando l’uomo che si era messo in auto con uno dei suoi figli dopo essere uscito da un bar di Silla di Sassano è stato fermato dai carabinieri della Compagnia di Sala Consilina per un normale controllo. I militari avrebbero effettuato una perquisizione e poi avrebbero invitato i due uomini a recarsi con loro presso l’ospedale di Polla per sottoporsi agli esami tossicologici. Ed è proprio lungo questo tragitto, da Sassano al Curto, che Calicchio si è sentito male. L’uomo, già con problemi di cuore, ha avvertito delle fitte al petto e nel giro di poco tempo dal malore è deceduto sotto gli occhi del figlio. Inutili i soccorsi avvenuti sul posto con il personale del 118 che ha praticato il massaggio cardiaco e le manovre necessarie. Calicchio all’ospedale di Polla è arrivato già morto, stroncato da un infarto. Increduli e affranti i familiari che hanno chiesto di fare luce su quanto accaduto . E’ la seconda grave tragedia che li colpisce nell’ultimo periodo. Solo infatti qualche mese fa, nel maggio 2018, la moglie di Calicchio venne rinvenuta morta in un’auto nel parcheggio di Via Pozzillo a Sala. La donna di 61 anni che faceva la badante con ogni probabilità si era sentita male appena entrata in auto. Era rimasta poi lì immobile per diverse ore. Solo in serata, dopo una segnalazione, intervennero i soccorsi e accertarono la sua morte per un possibile malore.
Daria Scarpitta