Gianfranco Franciosi per anni ha collaborato con la polizia per combattere lo spaccio di cocaina di un cartello colombiano. Ora vive sottoscorta e per raggiungere questo pomeriggio Scario, non è stato semplice. Ci sono voluti perfino autorizzazioni del governo italiano. Alla fine è approdato nel la cittadina rivierasca dove era stato invitato per la presentazione del gozzo “ Gioiellesca “. Franciosi ha contribuito alla nascita della speciale imbarcazione. L’ex testimone di giustizia ed ex infiltrato tra i narcotrafficanti sudamericani, è un costruttore di barche di Ameglia in Liguria. Gioiellesca è un gozzo elettrico commissionato da un privato cittadino che in questo modo potrà utilizzarlo lungo la costa e nelle aree marine protette cilentane. Gli consentirà di navigare rispettando la natura e ascoltando solo il silenzio del mare . Nel vano motore sono attivi due propulsori elettrici che concedono un’autonomia di 10 ore navigando alla velocità di crociera di 7 nodi. Gioiellesca ha già un futuro. C’è chi l’avrebbe adocchiata per utilizzarla per accompagnare i turisti lungo la costa e nelle oasi marine del Parco del Cilento dove è vietato l’ingresso di natanti inquinanti.