Schiamazzi e calci sull’autobus, l’autista blocca il mezzo e chiama i Carabinieri. E per 15 studenti di Auletta e Pertosa scatta la denuncia per interruzione di pubblico servizio. Il fatto è accaduto lo scorso 30 ottobre ma la notizia è venuta fuori solo ora perché si è in fibrillazione per quella che potrebbe essere la decisione della Procura presso il Tribunale dei Minori di Potenza sul destino di questi ragazzini finiti nella bufera giudiziaria e sentiti anche per chiarire gli estremi del caso. Tutto ha avuto inizio nel corso di un normale viaggio di ritorno a casa dalle scuole superiori di Sala Consilina e del Vallo di Diano dove i ragazzi avevano seguito le lezioni quotidiane. Su un autobus a due piani di proprietà di una ditta privata che si occupa del trasporto scolastico per gli studenti di Auletta e Pertosa c’era in atto la solita confusione del ritorno. Ad un certo punto pare che l’autista abbia sentito dei colpi provenire dal piano superiore e abbia intimato ai ragazzi di smetterla, senza però esito. Di qui la minaccia di fermare il pullman, poi concretizzatasi quando i calci e gli schiamazzi sono proseguiti. Non è chiaro se l’autobus abbia riportato dei danni o meno o se sia stato il chiasso abbia esasperato il conducente, sta di fatto che l’uomo ha richiesto l’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina che, giunti sul posto, hanno identificato una quindicina di ragazzini e li hanno denunciati per interruzione di pubblico servizio. Ora i ragazzini rischiano il processo. Si è ancora in una fase preliminare ma c’è un procedimento penale pendente e , a distanza di quasi tre mesi, si pensa che una pronuncia della Procura in merito possa essere imminente. Tanto più che i ragazzini sarebbero già stati interrogati a Potenza. Gli studenti e i genitori sperano in un’archiviazione. “Sono tutti bravi ragazzi, di buona famiglia- spiega l’avvocato di alcuni degli studenti coinvolti, il legale Raffaele Boninfante- l’episodio è stato ingigantito. C’era la confusione che ragazzi così giovani che partono alle 6.45 la mattina e tornano dopo le 15 a casa possono fare , stanchi dopo una giornata a scuola. Ma tra questo e un comportamento illecito sanzionabile c’è una grande differenza. Attendiamo con fiducia le decisioni degli inquirenti.”
Daria Scarpitta